Castello Odescalchi – Bracciano

Il Castello di Bracciano è uno tra gli edifici storici più noti del territorio del Parco di Bracciano e Martignano.

Conosciuto come Castello Orsini-Odescalchi, risale al XV secolo ed è costituito da tre cinte di mura e cinque torri, una per ogni vertice della fortificazione esterna. Il castello fu eretto dopo il 1470 da Napoleone Orsini e dall’architetto Francesco di Giorgio Martini e fu completato nel 1485 con la supervisione del figlio Gentil Virginio Orsini.

Verso la fine dello stesso secolo, il castello, oggetto di diverse contese per la sua posizione strategica, viene confiscato agli Orsini da papa Alessandro VI Borgia. In quegli anni cominciano anche le prime decorazione, poi proseguite dagli Orsini, una volta ripreso possesso del castello.

Sempre alla fine del Cinquecento, un allievo di Michelangelo, Giacomo del Duca, realizza anche una serie di interventi in occasione del matrimonio tra Isabella De’ Medici e Paolo Giordano Orsini.

Nel 1696 agli Orsini subentrano gli Odescalchi, una antica famiglia di Como che vanta tra i suoi membri anche il 240° papa, Innocenzo XI (1676-1689).

Pochi anni dopo, infatti, il nipote dello stesso papa, Livio, diventa Principe del Sacro Romano Impero sotto l’imperatore Leopoldo I d’Asburgo, per i servizi resi durante la guerra contro i turchi. Durante l’occupazione francese, il castello viene saccheggiato e questo evento ne determina la vendita alla famiglia Torlonia di Roma.

Solo nel 1848 il principe Livio Odescalchi III può dunque riscattare la proprietà dal Duca Marino Torlonia e, grazie al figlio Baldassare – figura ben nota nell’Ottocento – si avvia il rinnovo del castello con l’aiuto di un famoso architetto romano, Rafaello Ojetti.

Il castello recupera così la antica gloria.

Tutte le decorazioni, pertanto si devono alla famiglia Orsini. Tra queste, ci sono le illustrazioni in stile tardo medioevale che raffigurano i ritratti femminili della famiglia e lo stile di vita del palazzo, nonché l’affresco di Antoniazzo Romano, importante pittore del Quattrocento, che rappresenta il trionfo di Gentil Virginio Orsini.

Successivamente, nel XVI secolo, ci sono gli interventi già citati di Giacomo del Duca, a cui vanno aggiunte le decorazioni di alcune sale da parte dei fratelli Taddeo e Federico Zuccari, tra cui quella che nel 1481 ospita papa Sisto IV in fuga dalla peste di Roma e che oggi prende il nome di Sala Papalina.

Infine, con il restauro voluto da Baldassarre Odescalchi con l’architetto Ojetti, si ripristina l’antica bellezza di sale e giardini, e si realizza il recupero di una ricca collezione di oggetti tra cui ceramiche, mobili e arredamento, armi e dipinti.

Il castello fu aperto al pubblico nel 1952 per volere di Livio IV Odescalchi e da quel momento non solo non abbandona più la sua vocazione museale, ma diventa anche lussuoso luogo per ospitare l’organizzazione di eventi ed iniziative.

Tra le sale degne di nota, vi sono la sala del Trittico, del Pisanello e dei Cesari che accolgono interventi, trittici e decorazioni di Antoniazzo Romano; ma non manca la possibilità di visitare le torri, i camminamenti – anticamente per assicurare la difesa del Castello – e i giardini, ovviamente con affaccio sul lago.

Ad oggi, il museo vanta più di 60,000 visitatori tra turisti e scolari.

Un luogo d’arte e cultura, dunque un patrimonio di prestigio e denso di storia, che è importante rendere noto e tutelare.

Per informazioni visitare il sito: https://www.odescalchi.it/home

 


Fonte: https://www.odescalchi.it/STORIA

Photo credits: Enrico Baroni

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