Compreso nei dieci comuni del Parco Regionale di Bracciano e Martignano, il comune di Manziana è noto per la famosa Caldara da cui sgorgano acquee sulfuree.
Eppure, il piccolo comune, è attraversato anche da una struttura che, per quanto meno conosciuta, è altrettanto suggestiva: gli archi di Boccalupo.
Si tratta di un acquedotto che si trova sotto terra per gran parte del suo tratto e che emerge ed è visibile solo quando deve attraversare delle forre.
Non disponendo degli Appennini che riforniscono un’unica sorgente, infatti, il piccolo comune di Manziana e i suoi abitanti hanno da sempre fatto uso di acquedotti per prelevare acqua da molteplici sorgenti.
L’origine di quest’opera di ingegneria idraulica è incerta: c’è chi la colloca nel 109 d.C e dunque risalente all’imperatore romano Traiano, c’è chi ritiene, con più probabilità, che sia un’opera tardo rinascimentale attribuibile alla famiglia Odescalchi e, in particolare, all’architetto Carlo Buratti che, erigendo il ponte con arcate a tutto sesto, rimanda ad uno stile tipicamente romano.
Gli archi di Boccalupo consistono in tre ordini di arcate circondate dal verde della foresta; il ponte è in pietra, mentre gli archivolti delle arcate sono in mattoni. Sotto di esse, fuoriescono pozze d’acqua che alimentano campi di noccioli ed ulivi e introducono ad un paesaggio campestre ricco di fascino.
In lontananza, è possibile vedere il comune di Manziana che emerge dal verde e dagli ulivi.
Come testimonianza dell’ingegno umano e della varietà di questo territorio, gli archi di Boccalupo sono un esempio di commistione tra natura e cultura e un luogo da non dimenticare.
Fonte: https://www.luigiplos.it/gli-archi-di-boccalupo/ e http://www.mediaforme.net/?p=11345
Image Source: https://www.luigiplos.it/gli-archi-di-boccalupo/ e https://www.parcobracciano.it/vivere-il-parco/percorsi-e-sentieri/pisciarelli-archi-di-boccalupo/
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