Il Papavero della Marmotta

Il territorio attorno al Lago di Bracciano è caratterizzato da una ricchissima flora e fauna che a volte nasconde storie interessanti e curiosità inaspettate.

Tra queste, c’è la storia del Papaver Somniferum o papavero da oppio, una pianta spontanea dalle potenti proprietà psicotrope, la cui origine è sempre stata attribuita al territorio asiatico o al Mediterraneo orientale. 

Tuttavia, grazie agli studi del naturalista e botanico Aurelio Manzi, è stato possibile scoprire che uno dei primi luoghi d’origine è proprio l’area attorno al lago di Bracciano. 

Infatti, insieme al villaggio palafitticolo di epoca neolitica scoperto nel nostro lago – in località Marmotta -, sono state anche rinvenute testimonianze archeobotaniche di particolare rilevanza: nel periodo dal 5881 a.C. al 5636 a.C. in questo sito si coltivava lino, cereali come le cicerchiole, ed anche questa varietà psicoattiva di papavero.

Associato al “nepente”, un prodigioso farmaco in grado di alleviare persino i dolori degli Dei, il suo utilizzo, fino al secolo scorso, prevedeva la raccolta, l’essiccazione e la conservazione per la preparazione di una pozione dalle proprietà sedative notevoli.

Il frutto, contenente diversi alcaloidi tra cui la morfina, veniva somministrato soprattutto a bambini inquieti o anziani sofferenti.

Un fiore che nasconde un singolare mistero e ha il marchio di questo territorio.

 


Fonte: https://www.repubblica.it/green-and-blue/2020/12/04/news/papaveri_bracciano-276900328/

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